Nel corso dell’anno scolastico 2009-2010 la classe III F del nostro liceo ha effettuato uno scambio culturale con una scuola svedese di Nässjö, Svezia.

Contributi in lingua degli studenti:

Il contatto è stato trovato tramite l’associazione Intercultura che ha fornito alla Prof.ssa Palamara l’indirizzo della scuola svedese.

Dopo mesi di progettazione via e-mail da parte degli insegnanti coinvolti, i ragazzi svedesi, accompagnati da due docenti di lingua inglese, sono finalmente arrivati a Verona a marzo e sono stati ospitati dalle famiglie degli alunni della classe III F. Hanno preso parte alla vita della scuola partecipando alle lezioni, alle attività e alle uscite didattiche per loro programmate.

Le attività svolte durante la settimana di permanenza del gruppo svedese sono state le seguenti:

  • Visita guidata in lingua inglese a Verona Romana e Verona Scaligera ad opera degli alunni della III F.
  • Laboratorio di fisica in inglese.
  • Partita di calcio maschile e femminile Italia-Svezia.
  • Drammatizzazione di ballate inglesi studiate durante l’anno scolastico da parte degli alunni della classe III F.
  • Visita guidata in lingua inglese dei principali paesi del Lago di Garda, ad opera degli alunni della classe III F.
  • Visita di un giorno a Venezia.
  • Inserimento degli alunni svedesi nelle classi terze del nostro liceo per assistere alle lezioni di alcune discipline curricolari.
  • Partecipazione degli alunni svedesi ad una giornata di “autogestione” degli alunni del Messedaglia.
  • Festa di saluto.

Sia i ragazzi svedesi che le loro insegnanti hanno molto apprezzato la nostra scuola ed il livello di preparazione che essa offre ai nostri studenti.
Nel mese di maggio 2010 si è effettuata la seconda fase dello scambio che ha visto i nostri alunni, accompagnati dal Prof. Bellone e dalla Prof.ssa Palamara, frequentare alcune lezioni di inglese, spagnolo e fisica presso la  Norråsaskolan di Nässjö e partecipare alle attività per loro organizzate dagli alunni e dalle colleghe svedesi, e precisamente:

  • drammatizzazione di storie dell’autrice svedese Astrid Lindberg,
  • presentazione delle principali festività svedesi ad opera degli alunni della scuola svedese,
  • giochi in palestra e all’interno della scuola,
  • lezione di zumba dance.

I ragazzi italiani hanno seguito alcune lezioni curriculari di inglese, spagnolo, tedesco o francese, fisica e scienze con i loro compagni svedesiGli alunni della classe III F hanno inoltre partecipato ad uscite programmate dalla scuola ospitante quali:

  • visita alla vicina città di Jönköping e alla sua università;
  • attività ludiche di collaborazione in un parco divertimenti al chiuso;
  • visita ad un villaggio medievale e alla cittadina di Gränna sul lago Vättern con trasferimento in ferry boat  e visita in carrozza trainata da cavalli all’isola situata al centro del lago;
  • visita alla scuola superiore Brinell in Nässjö;
  • breve visita di Stoccolma .

Gli alunni della classe 3 F hanno dimostrato entusiasmo ed interesse e sono stati molto soddisfatti dell’esperienza che ha permesso loro di conoscere luoghi, persone ed usanze diverse dalle proprie e di utilizzare la lingua inglese come mezzo di comunicazione in situazioni quotidiane. Si sono, inoltre, dichiarati generalmente soddisfatti dell’accoglienza ricevuta da parte delle famiglie svedesi. Il bilancio globale dell’esperienza è pertanto decisamente positivo soprattutto dal punto di vista della crescita personale dei ragazzi che hanno potuto mettersi in gioco nelle relazioni interpersonali imparando a conoscere e ad apprezzare stili di vita ed una cultura diversa dalla propria. Hanno avuto l’opportunità di conoscere un sistema scolastico diverso dal proprio ed apprezzare il livello di preparazione che il nostro liceo fornisce loro. L’esperienza si è rivelata, inoltre, molto positiva anche dal punto di vista linguistico, in quanto l’unico veicolo di comunicazione sia tra gli alunni che tra i docenti è stata la lingua inglese e questo ha permesso ai nostri alunni di acquisire maggiore sicurezza nell’uso della stessa e di utilizzare un lessico quotidiano che spesso non si utilizza a scuola.

Ci auguriamo pertanto di poter ripetere l’esperienza in un prossimo futuro. Prof.ssa Silvia Palamara